| |
Làmia | copertura a volta all’ingresso delle abitazioni |
Lampiùni | ceffone, schiaffo (ti moddhu ‘nu lampiuni…..). |
Landa | recipiente di latta. |
Landru | oleandro |
Làuru | alloro |
Lèfrenda | biscia d’acqua dolce. |
Lefritùni | biscia di grandi dimensioni |
Lèggiu | piano, adagio. |
Levàtu | frammento di pasta lievitata, delle dimensioni di un piatto, da usare come lievito madre per fare il pane casereccio. Dopo ogni utilizzo, dall’impasto viene prelevato un altro frammento da usare per l’impasto successivo. |
Lligamàtu
| si dice del pane quando non è ben friabile e biscottato, ma piuttosto gommoso e di forte consistenza. |
Limba | scodella di argilla in cui si lavavano i piatti (usato anche come piatto grande e fondo). |
| |
Límicu | terreno impermeabile all’acqua, quindi sempre melmoso e scivoloso. |
Lìmitu | confine che divide gli appezzamenti di terreno. |
| |
Lippu | specie di muschio che ricopre, come un sottile velo verdastro, le superfici bagnate (i sassi nei torrenti o gli scogli nel mare). Il termine “lippu” sembra derivare dal greco lepìs, che voleva dire involucro, scorza o squama. Nel corso del tempo il significato si è evoluto e ha preso a indicare appunto quella sottospecie insolita di “corteccia”, che anziché rivestire gli alberi ricopre le aree in prossimità dell’acqua. A Palizzi il termine “lippu” era usato anche per indicare quel sottile velo che si crea sulla superficie del latte riscaldato. |
Lisàra | pianta, a forma di cespuglio, della lisi. |
Lisi | erba graminacea perenne selvatica dalle foglie lunghe e sottili a nastrino molto taglienti. Grazie alla sua fibra molto resistente era impiegata per legare fascine o i tralci delle viti e per fare corde e scope rudimentali. Era anche utilizzata come foraggio per le mucche. |
Litrarìa | pigrizia |
Litràru | scansafatiche, pigro, bighellone. |
Livàra | ulivo |
Llallâru | schiaffo, manrovescio (Ti votu ‘nu llallâru…) |
Llambicàri | desiderare ardentemente un alimento (Mi llambicài mi ti viju mangiari!, “mi è venuta l’acquolina in bocca a vederti mangiare!” |
Llartiriàri | arrabbiarsi, innervosirsi, disperarsi, rodersi dentro, dispiacersi, agitarsi. |
Llatriàri | allagare, bagnare abbondantemente. |
Lliffàri | lisciare, truccare, ravvivare i capelli; (Abbàca mi ti lliffi e fai cannola, lu santu ch’è di marmuru non suda!) |
Lojàra | agave; cresce spontanea come cespuglio con foglie grandi e bordate di spini aguzzi. |
Lordìa | sporcizia |
Lumèra | lucerna ossia lampada a combustibile liquido, per lo più minerale o vegetale (Quandu stuti a lumèra simu tutti i’ na manèra!) |
Luppìnu | lùppolo |
Lùstru | luce intensa, luminosità, chiarore. |